martedì 26 agosto 2014

Un ulteriore dipinti di Matisse che rimanda ai disegni semplici dei bambini è "Signora in verde con garofano rosso".



In quest'opera si possono notare le semplificazioni delle forme, l'essenzialità cromatica, l'uso di linee contrastanti e di linee ritmiche ed ornamentali. È il caso dell'opera “Signora in verde col garofano rosso”, dove l'elemento base è il colore verde che appare non solo sullo sfondo, ma anche sul vestito della donna ritratta a mezzo busto.
La donna è ritratta in modo serio: dal suo volto non trapela nessuna particolare espressione e i suoi occhi non esprimono un'emozione precisa perché, ciò che conta per il pittore non sono i sentimenti della persona rappresentata, ma l'espressività che gli altri riescono a percepire guardando l'opera. L'espressività del dipinto è data dall'intera impostazione del quadro che è ridotta ad una semplice linea che fa da contorno alla donna, dall'equilibrio e dal contrasto delle tinte.

Matisse dunque non ha voluto fare un ritratto somigliante, ma ha costruito per mezzo dei colori una figura affascinante capace di modificare il nostro stato d'animo.
“Egli infatti sostiene che siano le immagini e la loro decorazione ad influenzare la nostra vita poiché suscitano in noi delle sensazioni e di conseguenza vanno a modificare il nostro stato d'animo”.Per spiegare meglio questo concetto uso l'esempio che Donatella Gobbi nel libro riposta nel suo libro “Henri Matisse, l'uomo che parlava ai colori”.3 L'esempio prevede di trovarsi davanti a due bustine di zucchero, come quelle del bar: una di queste è decorata da tante coccinelle, l'altra invece è completamente bianca. Ovviamente la bustina che verrà scelta sarà quella con le coccinelle perché l'immagine richiama alla mente un ricordo gradevole e positivo, pur sapendo bene che lo zucchero ha lo stesso sapore in entrambe le bustine.
In sintesi la pittura colorata di Matisse si accosta alla pittura infantile, entrambe infatti si caratterizzano per una trasformazione del colore: come l'artista nei suoi dipinti stravolge il colore, allo stesso modo fa anche il bambino. Un bambino piccolo infatti tende a dipingere oggetti e immagini reali che suscitano in lui una sensazione positiva con i colori che più gli piacciono e, viceversa, immagini che generano un'emozione negativa con i colori che per lui sono meno attraenti. Da ciò si può capire quanto Matisse abbia studiato e fatto propria la pittura infantile: proprio come un bambino egli non vuole riprodurre ciò che vede, ma attuare una pittura creativa, spontanea, vivace e colorata che, durante la sua lunga vita è riuscito a realizzare perché ha imparato a vedere il mondo con gli occhi semplici e sinceri dei bambini, che riescono a stupirsi e a provare gioia per tutte le manifestazioni della vita.


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