In quest'opera si possono notare le semplificazioni delle forme, l'essenzialità cromatica, l'uso di linee contrastanti e di linee ritmiche ed ornamentali. È il caso dell'opera “Signora in verde col garofano rosso”, dove l'elemento base è il colore verde che appare non solo sullo sfondo, ma anche sul vestito della donna ritratta a mezzo busto.
La donna è ritratta in modo serio: dal
suo volto non trapela nessuna particolare espressione e i suoi occhi
non esprimono un'emozione precisa perché, ciò che conta per il
pittore non sono i sentimenti della persona rappresentata, ma
l'espressività che gli altri riescono a percepire guardando l'opera.
L'espressività del dipinto è data dall'intera impostazione del
quadro che è ridotta ad una semplice linea che fa da contorno alla
donna, dall'equilibrio e dal contrasto delle tinte.
Matisse dunque non ha voluto fare un
ritratto somigliante, ma ha costruito per mezzo dei colori una figura
affascinante capace di modificare il nostro stato d'animo.
“Egli infatti sostiene che siano le
immagini e la loro decorazione ad influenzare la nostra vita poiché
suscitano in noi delle sensazioni e di conseguenza vanno a modificare
il nostro stato d'animo”.Per spiegare meglio questo concetto uso
l'esempio che Donatella Gobbi nel libro riposta nel suo libro “Henri
Matisse, l'uomo che parlava ai colori”.3 L'esempio prevede di
trovarsi davanti a due bustine di zucchero, come quelle del bar: una
di queste è decorata da tante coccinelle, l'altra invece è
completamente bianca. Ovviamente la bustina che verrà scelta sarà
quella con le coccinelle perché l'immagine richiama alla mente un
ricordo gradevole e positivo, pur sapendo bene che lo zucchero ha lo
stesso sapore in entrambe le bustine.
In sintesi la pittura colorata di
Matisse si accosta alla pittura infantile, entrambe infatti si
caratterizzano per una trasformazione del colore: come l'artista nei
suoi dipinti stravolge il colore, allo stesso modo fa anche il
bambino. Un bambino piccolo infatti tende a dipingere oggetti e
immagini reali che suscitano in lui una sensazione positiva con i
colori che più gli piacciono e, viceversa, immagini che generano
un'emozione negativa con i colori che per lui sono meno attraenti. Da
ciò si può capire quanto Matisse abbia studiato e fatto propria la
pittura infantile: proprio come un bambino egli non vuole riprodurre
ciò che vede, ma attuare una pittura creativa, spontanea, vivace e
colorata che, durante la sua lunga vita è riuscito a realizzare
perché ha imparato a vedere il mondo con gli occhi semplici e
sinceri dei bambini, che riescono a stupirsi e a provare gioia per
tutte le manifestazioni della vita.
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