Un altro artista che si interessò ai disegni dei bambini è Paul Klee
La vita
Paul Klee nacque nel piccolo comune di
Münchenbuchsee presso Berna, il 18 dicembre 1879, ma la famiglia si
trasferì nella capitale svizzera qualche mese dopo. Figlio di un
professore di musica, (da cui prese la cittadinanza tedesca) e di una
cantante, Klee fu anche un eccellente violinista e amante soprattutto
della musica di Bach, Mozart, Beethoven e Wagner, che costituì
un'importante componente nella sua formazione e un costante interesse
per tutta la vita. Frequentò molto anche i teatri d'opera e di
prosa. Nel 1989 si recò a Monaco di Baviera per il suo apprendistato
artistico frequentando l'accademia delle Belle Arti. A Monaco, nel
1911, Klee conobbe ed entrò in contatto con diversi artisti tra cui
Auguste Macke, Franz Marc e Vasilij Kandinskij, con cui, diede vita
al gruppo di Der Blaue Reiter (il cavaliere azzurro).
Decisivo fu il suo viaggio in Tunisia nel 1914
dove l'artista, già eccellente disegnatore, scoprì il colore e se
ne impadronì tanto da prediligere, nelle sue opere, tonalità calde
tipiche di quest'area geografica che è l'Africa. A tal proposito
egli scrisse “Il colore mi possiede. Non ho bisogno di tentare di
afferrarlo. Mi possiede per sempre, lo sento. Questo è il senso
dell'opera felice: io e il colore siamo tutt'uno: sono pittore”.
Nel 1920 venne chiamato dall'architetto Walter Gropius ad insegnare
pittura nella scuola di Bauhaus di Weimar in Germania diventando
professore. Klee si applicò alla didattica con entusiasmo, avendo la
possibilità di organizzare in maniera più sistematica l'aspetto
teorico del suo fare artistico.
L'esperienza si concluse nel 1931 e
successivamente assunse la docenza presso l'Accademia di Düsseldorf.
Nel 1933 Klee fu costretto dal regime nazista alle dimissioni
dall'Accademia di Düsseldorf, poiché il regime giudicava la sua
produzione, insieme a quella degli artisti a lui contemporanei e
vicini d'esperienza, come "arte degenerata".
Lasciò così
la Germania per trasferirsi nuovamente nella sua città natale, dove
continuò a dipingere, nonostante i gravissimi problemi di salute
dovuti ad una sclerodermia progressiva. Negli ultimi anni della sua
vita chiese la cittadinanza svizzera, che gli fu concessa solo
postuma. Morì nel 1940 nella cittadina di Muralto, vicino a Locarno.
Il pensiero e le opere
Come Kandinkij, anche Klee., aderisce al movimento
dell'astrattismo, ma a differenza del primo per il quale l'arte
astratta prescinde da forme riconoscibili, per Klee l'astrattismo non
è mai totalmente separato dalla realtà. Per lui l'arte astratta non
rappresenta qualcosa di opposto e alternativo alla realtà naturale e
non si realizza riportando sulla tela dipinti di oggetti e figure che
vengono trasformate in segni e linee non riconoscibili, ma è
possibile mantenere un legame con la natura poiché “l'arte è
l'immaginazione allegorica della creazione”.L'arte dunque per Klee si avvicina alla natura non perché la imiti,
ma perché riesce a riprodurre le intime leggi della creazione.
L'importanza per il disegno artistico infantile
viene anche da Klee che, più di tutti gli altri artisti, adotta nei
suoi dipinti lo stile grafico infantile: le sue composizioni infatti
sono popolate da una miriade di scarabocchi, figure filoformi e
creature con corpi triangolari o a clessidra. Non si tratta tuttavia
di copie di disegni infantili, bensì della raffigurazione di ciò
che profondamente coinvolge l'artista. Egli infatti si mise a
studiare i suoi disegni realizzati durante l'infanzia e quelli del
figlio Felix sperando così di ricreare nelle sue opere adulte lo
stato mentale del suo sé – bambino.
In particolare
nell'opera raffigurante “Adamo
e la piccola Eva”
del 1921, Klee recupera la dimensione infantile seguendo la propria
inclinazione rimanendo fedele al gruppo di Der
Blaue Reiter:
l'espressività dei bambini. Già nel 1912, infatti, Klee scriveva
“Nell'arte si può anche cominciare da capo, e ciò è evidente più
che altrove […]
a casa propria nella stanza riservata ai bambini […].
Anche i bambini conoscono l'arte e ci mettono molta saggezza!
[...]”.
Nella succitata opera, il soggetto è la nascita
di Eva da una costola di Adamo e, come si può vedere, Klee blocca la
maturazione di Eva che resta bambina : una bambinetta sbarazzina con
le treccine bionde. Adamo invece viene dipinto come un omone baffuto
con due grandi occhi spalancati somigliante a delle marionette che
tanto piacciono ai bambini.
Illustrazione 4: Paul Klee. Adamo e la piccola Eva,
1921, New York.
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